BENVENUTA EFFE-EFFE!!!

Vi starete chiedendo da dove provenga quel EFFE-EFFE comparso da qualche giorno sul nostro sito come sponsor Bresso Basket. Lo chiediamo a Fabrizio Fiorini, Amministratore Unico della EFFE-EFFE CONSULTING s.r.l.

Quale attività svolge la vostra società e perchè avete decidere di sostenere la nostra attività sportiva?
“Il marchio EFFE-EFFE nasce a fine 2001 quando interrompo la mia attività di export-manager presso una società milanese leader nel settore pipelines (acquedotti, gasdotti, fognature e teleriscaldamento) e decido di avviare un’attività imprenditoriale indipendente di import-export, sempre nel settore pipelines, col nome di EFFE-EFFE s.r.l. subito identificata col simbolo del collare distanziatore, da sempre nostro core business. In quel primo periodo l’attività si sviluppa nella zona sud dell’hinterland milanese, tra l’ufficio di Melegnano ed il magazzino di San Giuliano Milanese, ottenendo già nel 2004 la certificazione ISO 9001 e diventando in breve tempo un riferimento piuttosto noto, non soltanto in Italia, in quella nicchia di mercato. Nel 2007 sposto gli uffici da Melegnano a Bresso, cittadina nella quale mi ero trasferito pochi mesi prima sposando Alessandra, bressese DOC. A fine 2017 avviene poi un’importante variazione dell’assetto societario, con la cessione dell’attività di import-export ad un’altra società italiana, filiale di un importante gruppo energetico svizzero, e la trasformazione della EFFE-EFFE s.r.l. in EFFE-EFFE CONSULTING s.r.l., con maggiori possibilità di dedicarsi ad attività di consulenza e promozione nel settore pipelines in partnership col gruppo svizzero. Pian piano la mia presenza a Bresso è diventata sempre più costante, con un maggiore coinvolgimento nelle attività sociali e di conseguenza – quando sono stato contattato dalla Bresso Basket alla ricerca di sostenitori locali delle attività sportive e sociali – mi è sembrato quasi naturale aderire alla proposta e dare il mio piccolo contributo”.

A questo punto la seconda domanda che sorge spontanea è: come mai investire proprio nel basket e non in altre attività? Soltanto circostanze fortuite oppure alle spalle c’è una passione per questo sport?
“Ovviamente la scelta non è stata casuale, il basket è sempre stato – insieme al tennis – il mio sport preferito; ho provato a giocarci ad un livello competitivo fino all’età di 15 anni, nelle giovanili dell’Olimpia Milano, abbandonandolo poi completamente nel 1982 quando avevo cercato inutilmente di trovare maggior fortuna in ambito tennistico. Gli impegni lavorativi, con frequenti trasferte all’estero, mi hanno poi tenuto lontano dal basket per parecchi anni e ci sono tornato, quasi casualmente, una decina di anni fa quando un’amica varesina mi ha coinvolto nel Consorzio Varese nel Cuore, creato nel 2010 per salvare dal fallimento quella Pallacanestro Varese che ancora oggi tanto ricordano come “la mitica Ignis” della quale io, nonostante abitassi a Milano, ero stato grande tifoso quando ero piccolo, ai tempi di Bob Morse e Dino Meneghin. Dopo un breve periodo nel quale la EFFE-EFFE s.r.l. è stata soltanto uno dei soci del Consorzio, in totale una cinquantina, ho cominciato a farmi coinvolgere personalmente a livello societario diventando per qualche anno vicepresidente del Consorzio ed avendo poi il grande onore, tra il 2016 ed il 2017, di essere per circa un anno e mezzo l’Amministratore Delegato di Pallacanestro Varese.  Di quel periodo – difficilissimo sia dal punto di vista sportivo (con un  rischio retrocessione il primo anno) che dal punto di vista finanziario (con quasi un milione di Euro di perdite impreviste trovate via via) – ho però bellissimi ricordi, come il 50° compleanno festeggiato tutti insieme al palazzetto di Masnago, l’unica vittoria esterna varesina nella storia della Fiba Champions League col logo EFFE-EFFE sulle maglie in una nevosa notte in Polonia, i playoff raggiunti dopo parecchi anni la stagione seguente, e tante altre esperienze, come lavorare al fianco di imprenditori del calibro di Toto Bulgheroni e Alberto Castelli, seguire gli allenamenti di un maestro come Attilio Caja o incontrare tanti vecchi campioni visti fino ad allora solo in TV ”.

Ci verrebbe da dire….. profilo maturato con esperienze cestistiche di alto livello ma praticamente nessuna tra le cosiddette Minors….
“Mi viene da sorridere perché questa cosa me l’ha fatta notare più di una volta una persona splendida, Luna Tovaglieri, che ha collaborato con me, come responsabile marketing, in quel periodo in Pallacanestro Varese; lei mi diceva proprio come il percorso abituale dei manager sportivi sia quello di partire dall’attività giovanile, dalle Minors e cercare (casomai) di arrivare un giorno ai piani alti del mondo del basket. Io invece mi ero ritrovato catapultato improvvisamente al comando di una storica società di serie A1, in uno dei momenti più difficili della sua storia, nella convinzione generale di quel settore un po’ chiuso che una persona che non ha mai gareggiato ad alto livello non sia in grado di gestire una società sportiva. Fortunatamente ero riuscito comunque a contribuire al superamento di quella fase di transizione, alla riorganizzazione societaria, con nuove figure e nuovi ruoli, ottenendo addirittura la certificazione ISO 9001:2015 della nuova organizzazione ed ero tornato poi dietro le quinte, come semplice socio e consigliere del Consorzio, nell’autunno 2017. Da allora, a ritroso rispetto al percorso abituale nel mondo del basket, ho cominciato ad occuparmi di basket giovanile, sponsorizzando e gestendo per tre anni un team giovanile varesino 2003-2004 e facendo parte, ancora oggi, sia come sponsor che come dirigente, della HSV Varese di basket in carrozzina. Non ultimo mi sono anche iscritto, alla non disprezzabile età di 54 anni, al corso allenatori, in mezzo a tanti ventenni di belle speranze, perché in una piccola società sportiva un patentino da allenatore può sempre essere utile”.

Ed ora finalmente il ritorno da Varese a Bresso….
“In realtà non si tratta di un ritorno nel senso di un trasferimento improvviso e completo, perchè anche nella prossima stagione EFFE-EFFE CONSULTING supporterà la Pallacanestro Varese, l’HSV di basket in carrozzina ed anche qualche altra realtà di quella zona, quali l’ASD Valceresio; ma diciamo che – dopo aver detto numerose volte in ambito varesino, senza grande successo, che ogni imprenditore dovrebbe restituire al territorio almeno una parte di quello che il territorio gli ha consentito di guadagnare – ho pensato che fosse il momento anche da parte mia di dare qualcosa alla città nella quale ormai risiedo e lavoro da una quindicina di anni, per cui EFFE-EFFE CONSULTING ha dato il suo contributo agli interventi di sistemazione (che si spera si concludano a breve) della Madonna del Pilastrello e ha poi avviato questa collaborazione col Basket Bresso”.

Senza voler parlare di cifre, possiamo avere qualche notizia in più relativamente a questa collaborazione, che sembrerebbe non limitarsi soltanto ad una sponsorizzazione?
“In effetti non rientra proprio nel mio DNA l’idea di finanziare qualcuno senza farmi coinvolgere almeno parzialmente nelle attività che vado a sostenere, per cui in questo caso – anche grazie all’impatto positivo avuto subito a livello personale con Maurizio Dallolio e Jngo Finkelberg – il coinvolgimento non dovrebbe limitarsi ad avere il marchio EFFE-EFFE sulle maglie della prima squadra ed in qualche angolo della palestra o del sito, ma dovrebbe prevedere la mia presenza a tutte le partite della prima squadra ed il mio supporto alla dirigenza attuale nella ricerca degli sponsor, nei rapporti con le istituzioni, nell’eventuale organizzazione di eventi e nuove iniziative per i ragazzi. In poche parole cercherò di mettere a disposizione, con la massima umiltà, quanto acquisito nelle esperienze precedenti, sperando possa risultare utile anche per il Bresso Basket”.

Immaginiamo che, oltre alla passione ed alla voglia di dare qualcosa a Bresso, ci sia il desiderio di raggiungere qualche buon risultato sportivo….
“Chiariamo subito che amo la competizione, non mi è mai piaciuto perdere nemmeno a carte contro mia mamma, per cui – nonostante in ambito giovanile abbia sostenuto una squadra di ragazzi che hanno perso una cinquantina di partite consecutive, spronandoli a continuare e creando comunque un bellissimo gruppo di amici – penso che nello sport agonistico si debba sempre cercare di puntare al successo o almeno al massimo risultato possibile. Nel caso specifico ritengo che Bresso possa ambire a qualcosa in più del campionato di Promozione frequentato nelle ultime stagioni, ho visto i ragazzi in un paio di amichevoli nel mese di Giugno e penso che la nostra prima squadra abbia le carte in regole per partecipare già la prossima stagione al campionato di serie D, senza porsi in partenza troppi limiti per quanto riguarda le ambizioni future. Va comunque evidenziata come priorità assoluta il fatto che la prima squadra dovrà fungere da traino per i ragazzi più giovani che devono intravedere nella prima squadra un possibile sbocco interno di medio-alto livello una volta conclusa la trafila del mini-basket e dei campionati giovanili”.

Questa visione nel medio-lungo termine fa pensare che EFFE-EFFE CONSULTING non sarà una meteora ma potrebbe legarsi per parecchi anni al Bresso Basket….
“La mia idea, ma anche quella di Maurizio Dallolio, è sicuramente quella di creare un rapporto duraturo, che sfrutti nel modo migliore alcune condizioni favorevoli che potrebbero verificarsi nei prossimi anni, sia a livello nazionale (con un maggior interesse per il basket, che torna finalmente con l’Italia alle Olimpiadi dopo 17 anni) che a livello locale (con la costruzione entro il 2023 del nuovo Palazzetto dello Sport); ovviamente è inutile crearsi e creare troppe illusioni perché bisogna conoscersi bene, integrarsi, collaborare e crescere insieme, per cui il nostro accordo prevede una durata triennale con possibilità di uscita anticipata da entrambe le parti qualora invece – ma penso proprio che non sarà così – dovessimo trovarci in totale disaccordo su qualche decisione societaria.  Per il momento – come ho sempre fatto in ambito lavorativo – direi che l’unica cosa da fare è abbassare la testa, darsi da fare e vedere via via cosa succede, senza eccessive ambizioni ma anche senza porsi troppi limiti.”

“Siamo lieti di poter annunciare la collaborazione con l’azienda EFFE EFFE CONSULTING s.r.l. – esordisce il presidente Dallolio – che da Settembre diventerà main sponsor della nostra Prima squadra. Il patron Fabrizio Fiorini ha sposato il nostro progetto con entusiasmo, lui che conosce il mondo della pallacanestro molto bene in virtù delle sue esperienze, tra cui quella con la massima serie nazionale sponda Varese. Personalmente mi ha davvero impressionato favorevolmente. Il punto di contatto è, naturalmente, la comune passione per la pallacanestro, ma già dal primo incontro si è constatata una visione condivisa sul modo di intenderla. Nelle successive occasioni abbiamo toccato diversi argomenti non solo relativi al basket e mi sono trovato di fronte una persona interessata a vari aspetti sociali verso i quali si è sempre proposto ed impegnato in prima persona. In generale ritengo questa predisposizione al fare molto positiva, pertanto gli ho proposto un coinvolgimento in società, oltre a coadiuvarmi nel ruolo di Dirigente della Promozione, o serie D se dovesse essere accettata la nostra richiesta di iscrizione alla categoria superiore. La proposta è stata favorevolmente accolta, quindi Bresso Basket avrà un Dirigente in più, e mi auguro che le sensazioni provate nei confronti della sua persona siano confermate nel prosieguo della nostra collaborazione. Ci auguriamo che questa partnership possa guidare il futuro della nostra società verso traguardi importanti”. “L’entrata nella famiglia Bresso Basket di una figura come Fabrizio, oltre che un toccasana per le necessità fisiologiche della società, rappresenta un innesto prezioso sotto molteplici punti di vista – ha precisato coach Finkelberg. Porta in casa nostra tutta l’esperienza cestistica collezionata dalle giovanili fino al massimo campionato italiano; in più amministra un’azienda che negli anni è mutata, affrontando scenari simili a quello che stiamo ora vivendo noi. Sono certo che saprà accompagnare in maniera salda e propositiva il nostro progetto tecnico così come il programma di consolidamento societario che vogliamo attuare. Personalmente posso dire che le sensazioni che ho avuto a seguito dei recenti incontri con Fabrizio siano davvero ottime: intendiamo questo sport, l’agonismo che ne è il cuore pulsante e la cultura dei giovani allo stesso modo”.

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